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#28: Una calda giornata estiva [1993] |
Confessions |
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Il matrimonio è programmato per le 4:00, con il giudice di pace che dovrebbe arrivare un pochino prima, intorno alle 3:30...così quando scattano le 3:30 e il giudice non si è ancora fatto vedere, mi si surriscaldano i nervi e ora sono 'ufficialmente' nervoso...mi pianto nel cortile, vicino a Jimmy, perché lui capisce il mio nervosismo pre-concerto e sa come tranquillizzarmi in una situazione così pressante (mi fa ridere con i suoi stupidi scherzi)...comincio a sentirmi come se questo fosse solo un altro concerto, ma sfortunatamente uno dove non posso controllare o fermare o rompere la mia chitarra per sfogare le mie frustrazioni...adesso sto recitando il ruolo del futuro marito maldisposto, e la realtà della decisione di sposarmi si traspone improvvisamente nella realtà di sposarmi davvero con qualcuno, che è un concetto completamente diverso...nella mia mente, penso che almeno mi sto sposando con la ragazza giusta, quella che è nel mio cuore...
Il giudice arriva alle 4:00, con moglie al seguito...è un giudice ritirato, 'non in servizio', che tira su un po' di soldi celebrando matrimoni non religiosi...invece di scusarsi per essere in ritardo (cosa che io mi aspettavo), si lancia in una descrizione completa della fastidiosa colonscopia che gli hanno appena fatto e di come l'ha fatto andare un po' più piano (non esattamente quello a cui voglio pensare visto che sto prendendo i miei voti)...recita il ruolo del Giudice con precisione; burbero, impersonale in modo buffo, dando ordini a nessuno in particolare mentre si muove attraverso la folla ("avanti mettiamo in piedi questo spettacolo!")...gli ospiti si riversano di fronte all'entrata poiché la casa è troppo piccola per far accomodare tutti all'interno, così solo i parenti più stretti sono vicini per la cerimonia...la casa non ha l'aria condizionata, perciò stanno tutti sudando e il silenzio cala sulla folla...due amici stanno videoregistrando il tutto, il marito della mia matrigna e Hippie Bob, una videocamera dalla calca che si era radunata e una videocamera su per le scale...vado al posto al quale sono designato, che è proprio vicino al mio adorato grande piano, con la finestra che dà sulla strada proprio al di là delle mi spalle...gli ooh e aah piovono giù dalle scale non appena Chris comincia a scendere, risplendendo nella sua bianca veste e bella come non l'ho mai vista...
La mia mente si intorpidisce non appena il prete comincia lentamente a parlare, non riesco a capire nulla di ciò che dice...l'impegno del momento comincia a sopraffarmi, e mi sento dentro delle emozioni indescrivibili...sto facendo il più grande balzo nella speranza della mia vita, e non so come dovrei sentirmi nei suoi confronti, ma la sua fiamma mi consuma e adesso sono in fiamme per la vita, l'amore e la possibilità...apro la bocca e le parole "lo voglio" fuoriescono come rocce, e quando guardo Chris dire lo stesso mi sembra essere lontana milioni di anni luce da me, i suoi occhi diventano vitrei, sembra essere da un'altra parte...non è molto carina di fronte alla folla, e mi sembra che sia sparita da qualche parte dentro di sé, lontana da tutto questo fasto cerimoniale...se c'era un momento nel quale avevo bisogno della sua presenza con me e per me, era proprio ora, ma non riuscivo a trovarla...il giudice dice "può baciare la sposa", e lo faccio, un momento fuori dalla nebbia nella quale sto per addentrarmi, e le dico in un orecchio ancora e ancora, "ce l'abbiamo fatta, ce l'abbiamo fatta"...so di aver fatto un errore, ma non mi importa mentre le lacrime scivolano sulle mie guance...mi sento molto solo...
Dopodiché, cominciano le congratulazioni e sembrano passare ore negli auguri...quando finalmente riesco a prendermi una pausa e mi dirigo verso il cibo del catering, è tutto finito, ogni singolo boccone, niente è stato lasciato per gli sposi...turbato e affamato, me ne vado all'entrata, nel pulviscolo del crepuscolo estivo, e passo un po' di tempo in tranquillità con un'amica delle superiori...una ragazza che avevo idealizzato nella mia adolescenza come la ragazza perfetta...ha la bellezza pura di una stella del cinema, e la calma grazia di qualcuno che è nato bello ma non sembra preoccuparsene...mi chiede come mi sento nel modo segreto di un "non ti vedo bene"...confesso che non sono sicuro di quello che ho appena fatto, e le dico nella stessa maniera segreta che sono felice di averla con me in questo giorno, perché lei capisce i miei sogni, anche se non ne sarà mai parte...
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Al calare della notte, la casa si raffredda e la festa inizia...mia madre si è finalmente calmata, ha preso possesso della cucina e della parte retrostante all'entrata, facendo del suo meglio per evitare qualsiasi contatto con la mia matrigna, assicurandosi di avere un posto facile dove poter fumare virtualmente all'infinito (non è permesso fumare all'interno della casa)...i diversi fronti si dividono pacificamente, la famiglia acquisita sta nel cortile di fronte all'entrata, la famiglia di mio padre nelle stanze di mezzo, e Martha nel retro, con il suo dominio intatto...mia madre ha assunto un barista di un pub della sua zona per servire i drink, per cui è, come sempre, a suo agio...
Passo avanti e indietro tra i vari fronti, vedendo a malapena la mia nuova sposa visto che combattiamo contro il tempo per parlare un po' con tutti...mentre mi dirigo verso la cucina, vedo un uomo che non riconosco, ma che immediatamente credo essere un amico del fidanzato di mia madre...mi chiede se può farmi una fotografia, senza esitazione rispondo "sicuro, non c'è problema"...è palesemente ubriaco, ma non è niente di scandaloso a quest'ora della notte...mi chiede se posso autografare la foto che ha appena fatto, e poi mi rendo conto..."chi sei?" gli chiedo..."perché, sono il tuo vicino, e voglio un autografo per mio figlio"...mi innervosisco e mi sfugge un "chi ti ha invitato qui?"..."visto che nessuno l'ha fatto, ho solo pensato di venire e unirmi alla festa, intendo, sei una gran celebrità e tutto quello che volevo era solo poter raccontare ai miei amici che sono riuscito a presenziare al matrimonio di una gran celebrità!"...questo è troppo, la sfacciata invasione di uno dei momenti più sacri della mia vita, e l'assurdità di questo tipo nella mia cucina diventa la lama di tutto il mio odio per il mondo di apparenze e del diritto degli estranei..."Vattene via" gli ordino, quasi sottovoce... "Cosa? Qual è il problema??" "Fuori ho detto, fuori, fuori, fuori"...un parente che capisce dove sta andando a finire la cosa dalla posizione di attacco del mio corpo mi salva scortando rapidamente il gentiluomo fuori dalla porta...mentre se ne va riesco a sentirlo protestare lungo la via che "non voleva danneggiare nessuno" e "qual era il problema, non era abbastanza figo da presenziare al matrimonio della rockstar?"
La festa è piacevole e rilassata ora, quando tutti gli ospiti, gli amici e la famiglia finalmente se ne vanno a casa, Chris e io rilasciamo parte della tensione del giorno pulendo un po', felici di riavere indietro la nostra casa e la nostra vita solo per noi...l'ora arriva ed è finalmente il momento di andare a letto, così ci dirigiamo mano nella mano su per le scale per la prima volta come marito e moglie...è bellissima, mia moglie...un'anima dolce, il cui intero atteggiamento è quello di chi non vuole ferire nemmeno una mosca...quando ci riuniamo, mi sento vicino al suo cuore perduto come non mai, perché la vita di tutti i giorni la sopraffà...lentamente le tiro via il vestito, ridendo, e ci baciamo teneramente in un momento che nella vita accade una sola volta...la sento vicina come non l'ho mai sentita, e non la sentirò mai più...
Un paio di mesi prima del matrimonio, Chris mi aveva informato di sfuggita che non avrebbe cambiato il suo cognome...quando le chiesi il motivo, mi rispose che era preoccupata che il suo cognome sarebbe decaduto se i bambini non l'avessero portato...pensava che non avrei avuto nessun problema a riguardo, in realtà la cosa mi infastidiva immensamente...forse se avesse cambiato il suo cognome, avrei potuto prendere possesso diversamente di lei, del suo essere, della sua vita, e di lei come mia...ma stando là fuori nella veranda, con me che guardavo le fievoli stelle, e lei addormentata dentro, mi rendo conto che non è cambiato proprio nulla...
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Traduzione a cura di irs -
Correzione, adattamento e revisione a cura di BillyCorgan.it. |
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