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#29: All'ombra delle rovine [1993] Confessions
E'una luminosa giornata di sole, il primo giorno di beatitudine matrimoniale...sono felice, perché nella mia mente è tutto finito, letteralmente e metaforicamente...durante il matrimonio, è arrivata ogni sorta di fiori e regali da varie parti del mondo, un tributo alla nostra unione e alla mia crescente vita/fama internazionale...sono un uomo sposato adesso, e vedo mia moglie nel contesto del mio sangue familiare, lei è me ed io sono lei...nei 6 anni che siamo stati insieme prima di sposarci, attraverso molti alti e bassi di rotture e riappacificazioni; infedeltà (da tutte e due le parti), tradimenti, e momenti d'amore nel vero senso della parola, il sentiero ci ha condotti a questo giorno nel quale siamo abbracciati in questa bellissima vecchia casa su una strada tra alberi allineati...il mio problema più grande con Chris sono sempre state le sue sparizioni, e la mia motivazione per sposarla aveva tutto a che fare con le sue insinuazioni sul fatto di non poter essere pienamente sé stessa o essere presente se non vedeva l'impegno da parte mia nei confronti della nostra relazione...ora è tutto nel passato, così procedo in questo primo giorno di matrimonio nella ferma convinzione che mia moglie si farà finalmente vedere e sarà qui con me, ogni cellula del suo corpo sprizzante di fede e sicurezza...non si può più lamentare di sentirsi insicura, perché ho lasciato perdere tutte le altre e ho scelto di stare con lei...

Lo stesso soggiorno che aveva ospitato le cerimonia è adesso cosparso di questa centinaia di regali, e l'intero pianoforte e la sala da pranzo sono coperti da mazzi e vasi riempiti con sontuosi fiori che riempiono l'aria di dolcezza...da qualche parte nel caos di ieri, un amico mi ha preso da parte per invitarmi a cercare una certa 'consegna'...quando Chris è fuori dalla stanza, vado a cercarla, andando dritto verso la più elaborata e dispendiosa composizione di fiori, azzeccandoci al primo sguardo...è da parte di Courtney, e il biglietto si congratula semplicemente per il mio matrimonio, ma è quello che non dice che trasmette mille di parole, così mi metto il biglietto in tasca...passiamo ore guardando i regali e i biglietti, scrivendo i 'grazie' per i vari oggetti ricevuti...trattengo il respiro quando arriviamo al bouquet di Courtney, e mento a Chris dicendole che non c'è biglietto, facendo sembrare la cosa curiosa per un così bel regalo...

Prima di partire per il nostro viaggio assieme, Chris e io ci sforziamo di mettere giù l'artwork per l'album...visto che abbiamo in programma di partire il giorno dopo il matrimonio, abbiamo solo quest'unico pomeriggio per finire ogni cosa, o il disco sarà rimandato...a questo punto del lavoro ogni tentativo con l'etichetta di ottenere quello che voglio in senso artistico ha dato prova di essere frustrante e deludente...per cui all'ultimo secondo mi cade sulle spalle tutto quello che c'è da fare, e Chris è reclutata grazie al suo passato nella scuola d'arte...prendiamo copie di un po' di vecchie foto, alcune di sconosciuti altre della mia famiglia, disegniamo e ci scriviamo i testi sopra in modo da evocare un album di fotografie perduto (come quello che si potrebbe trovare nella soffitta di qualcuno)...in alcuni angoli le parole sono a malapena leggibili, in altri risuonano forti e chiare...lavoriamo diligentemente per circa 8 ore filate fino alla fine, con noi due che disegniamo sulle mani e sulle ginocchia sul pavimento in legno duro della casa...anche se non sono soddisfatto dei risultati, loro dovranno esserlo...scelgo di lasciare la fotografia sul retro del libretto intoccata, un'immagine di mia madre da bambina, seduta sulla luna a Riverview...

La nostra luna di miele, per la quale partiamo il giorno dopo il giorno del matrimonio, dovrà essere a Cozumel, Messico...è il mio primo viaggio internazionale senza il gruppo quindi sono un po' nervoso perché non c'è nessuno con noi che si occupi dell'organizzazione necessaria, ma tutto va bene e arriviamo all'hotel senza incidenti...nessuno prima che arrivassimo ci ha informato che qui è la stagione delle piogge, così passiamo la maggior parte del tempo nella stanza guardando l'acquazzone tropicale dall'autentica lastra che loro chiamano terrazzo...Cozumel in sé è solo una noiosa località turistica, c'è veramente poco di notevole da fare e vedere, passiamo i nostri pomeriggi in qualche bar guardando le partite dell'NBA (hanno il satellite)...anche nella mia luna di miele, sono assediato dai manager e dalla gente della casa discografica che fa domande sul gruppo e sui pochi dettagli che circondano l'artwork dell'album...come nell'esempio precedente la costante predominante è che nulla è sacro nella mia vita, non il mio matrimonio, non la mia luna di miele, non la mia pace...

Il momento più importante del nostro viaggio è una visita al suolo sacro di Chichen Itza, le rovine scoperte di un'antica città Maya...Chris prenota il viaggio, che include un volo per arrivare là, e casualmente menziona che se voglio cancellare la prenotazione, hanno bisogno di un preavviso di 24 ore...il viaggio in sé viene messo a repentaglio quando, a meno di un giorno dalla partenza prefissata, mi viene il più orribile mal di stomaco che mi fa rimettere quasi ogni ora...adesso è troppo tardi per cancellarlo, e Chris mi prega di dimenticami di quel viaggio perché è preoccupata per me e per la mia salute...a causa delle mie radici genetiche irlandesi rigorose (o è tirchioneria irlandese?), insisto che ci andiamo comunque...

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Il volo in aereo è una cosa orribile, visto che facciamo un viaggio di un'ora su quello che sembra un residuato della guerra civile senza aria condizionata...sudo tantissimo e mi sento come se dovessi morire ogni secondo, ma continuo a ripetermi che questa è la mia unica possibilità di vedere quest'antica città perché so che non tornerò mai più a Cozumel per il resto della mia vita...atterriamo nel mezzo della giungla su quella che sembra essere una pista, ma passerebbe a malapena per una strada...una volta arrivati alle porte della città, siamo assegnati ad un gruppo che parla inglese e ci viene data una guida, un nativo tarchiatello che racconta stupide barzellette sui 'tipici turisti Americani' che si capisce benissimo ha già raccontato mille altre volte...ci dice che dobbiamo rimanere in gruppo in un modo così indulgente e condiscendente che comincia già a non piacermi...c'è poca ombra mentre ci dirigiamo fuori per iniziare il giro nei dintorni, e la temperatura è di quasi 40 gradi nel sole bruciante...mi sento in modo orribile, ma la città che una volta era nascosta è incredibile da guardare, e sono grato di aver perseverato per venire...amo la storia, ed essere in questo luogo mi aiuta ad assorbire qualcosa di questa cultura che era così incredibile...Chris e io iniziamo a rimanere indietro, tentando di evitare i soliloqui quasi politici su come gli americani continuino a trarre vantaggio dai messicani (cosa che, da parte mia, viene giudicata egoistica e un'ingiusta intrusione stando nel bel mezzo di una cultura defunta)...in qualche modo, sta cercando di disegnare delle parallele tra gli invasori che hanno distrutto questa società ispirata e l'insorgere della cultura americana in Messico, che dentro di me è una cosa un po' distorta...

Sistema il gruppo dando qualche informazione indirizzandoli al prossimo posto, poi cambia direzione e viene verso di me e il gruppo che sta dietro per dire qualcosa...per prima cosa, fa il suo carino 'venite piccoli turisti americani', che non mi bevo nello stato in cui sono...dal momento che non rispondo immediatamente al suo incoraggiamento, cambia atteggiamento e tono in quello di una persona arrabbiata, e mi dice qualche stronzata riguardo alle regole...gli dico di andarsene a fanculo, che mi sento male, che non ho bisogno della sua visione del posto, che me la sto cavando bene anche da solo, e che se mi pressa mi assicurerò di vomitare nella sua direzione, al che se ne torna indietro e ci lascia soli per il resto del viaggio...ciò si rivela essere una benedizione, visto che Chris e io ci muoviamo per il sito a nostro piacimento, fermandoci in qualsiasi ombra riusciamo a trovare così che io possa riposare un pochino...

Al ritorno dalla luna di miele, ci informiamo sul paio di video del matrimonio che sono stati girati...Hippie Bob ci dice, sgomento, che la sua videocamera si è scaricata dopo un solo minuto, così tutto quello che ha è Chris che scende le scale...è talmente tipico di lui che ci ridiamo sopra, immaginando di esserci salvati con la telecamera del marito della mia matrigna...con nostro grande sgomento, ci dice che qualcosa è andato terribilmente storto, e per una qualche ragione manca metà delle immagini (quella superiore) di ciò che ha girato, al suo posto c'è solo rumore bianco digitale...(la fotografa reclutata per il matrimonio, una compagna della scuola d'arte di Chris, ha avuto un diverbio con lei sulle fotografie, per cui non abbiamo mai avuto i negativi, le uniche fotografie sopravvissute che otteniamo sono un set di quelle piccole che si possono sviluppare in qualunque negozio)...

Il giorno dopo essere tornato dal Messico, ricevo una telefonata allarmante dal fidanzato di mia madre..."è successo qualcosa a tua madre, è in ospedale"...quando gli faccio pressione per avere dei dettagli, mi dice che non le è accaduto niente di male di per sé, ma che ha avuto una piccola 'fusione' e lo stato adesso sta cercando di rinchiuderla...mi dice che l'ha trovata vagare nel mio quartiere, dicendo che gli alieni dello spazio le stavano alle costole, e non sapendo cosa fare, l'ha portata all'ospedale, dove senza saperlo ha firmato delle carte per rinchiuderla...ora è in una fase di valutazioni ed esami lunga 72 ore, e lo stato si rifiuta di lasciarla andare...gli ho chiesto se fosse "successo qualcosa", e tutto ciò che ha saputo dirmi è stato che forse aveva preso troppe pillole dietetiche...

Finalmente riesco a parlare con mia madre dal telefono dell'ospedale..."Tirami fuori da qui cazzo!" mi ringhia, e mi chiede per favore di muovermi a trovare un avvocato per tirarla fuori...ha paura di perdere il lavoro, e che la licenzieranno se scopriranno ciò che è successo...visto che una delle mie buone amiche è un avvocato, le chiedo di intervenire per il bene di mia mamma, e attraverso l'annuncio di nomi importanti e minacce di azioni legali, Martha è libera in circa otto ore...non discuto mai di questo incidente con mia mamma, perché non ha mai voluto parlarne...per lei, è acqua passata...

   
Traduzione a cura di irs - Correzione, adattamento e revisione a cura di BillyCorgan.it.    
Confession #28 Indice
Confessions
Confession #30
   

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