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#25: I giochi di Athens [1992] |
Confessions |
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La pressione nel registrare 'Siamese Dream' aumenta giorno dopo giorno senza possibilità di sollievo, e senza poterne vederne la fine all'orizzonte...di domenica non lavoriamo, ma dato che siamo veramente fritti di solito passiamo tutto il giorno a cazzeggiare nell'appartamento guardando la tv, senza neanche uscire o fare qualcosa di rilassante come andare in un parco...Jimmy e io in particolare siamo risucchiati nella spirale dell'essere prigionieri dell'album, senza un posto dove andare, senza nessun posto per nasconderci...siamo completamente consumati dalla sua realizzazione, e segretamente speriamo che tutto quanto possa finire presto...
Ogni mattina mi sveglio intorno alle 8 e mi immergo subito nel lavoro...dato che tutte le canzoni sono 'scritte', musicalmente parlando, la mia concentrazione è tutta rivolta a finire i testi tanto discussi e carichi di tensione...le canzoni i cui testi sono praticamente finiti restano lo stesso una preoccupazione stoica, dato che comunque continuo a rimuginare su tutte quante le frasi finché sembra non esserci più alcun dubbio, e non c'è altro modo...per quanto riguarda quelle ancora da sistemare, per focalizzare la mia attenzione ed essere guidato quando mi perdo, utilizzo una piccola scatola di plastica che è riempita di schede bianche...ogni scheda porta su scritto un pensiero occasionale, una citazione, un passo di un libro, un insieme di argomenti, titoli di canzoni, o un gruppo di frasi senza una casa...quando sono del tutto bloccato, pesco dalla scatola in cerca d'ispirazione, e quando una scheda è stata usata finisce al fondo della scatola...questo mi aiuta a raggiungere una maggiore coesione sulle tematiche dei testi, e compatta quello che sto cercando di trasmettere in una storia e in un messaggio più grandi...
La mia arma per affrontare le scelte è la mia macchina da scrivere, un modello base in plastica da 100$ che non ha la possibilità di cancellare gli errori...una volta lessi da qualche parte che a Bob Dylan piaceva battere a macchina i suoi testi, perché sentiva che il processo stesso di battere a macchina, con il suono ritmico dei caratteri che vengono premuti lo aiutava a scrivere meglio...non so se sia vero, ma l'ho fatto mio, battendo ogni frase ancora e ancora finché non mi esce giusta...c'è solo un problema a riguardo, è che io sono veramente superstizioso...lavoro su ogni canzone praticamente allo stesso modo...prima c'è una pagina 'grezza', dove provo intuitivamente a produrre il materiale grezzo per il testo della canzone, e qui gli errori sono tollerati e benvenuti...lavorando in questo modo produco pagina dopo pagina piccole variazioni su di un pezzo...per esempio, se la frase in questione è qualcosa tipo:"avevo un levriero, ed era grigio, l'ho portato a casa, e l'ho fatto stare bene", questo sarebbe stato battuto in cima alla pagina...e sarebbe stato seguito da un qualsivoglia gioco di parole tipo:"avevo un pensiero, ed era grigio, sto cercando casa, dove sconterò le pene" ["I had a dog, and he was grey, I took him home, and made him o.k." / "I had a thought, and it was grey, I look for home, and there I'll pay", ndr]...faccio questo per tutto il resto della pagina, poi potrei inserire un nuovo foglio di carta, e 'rubare' le frasi che mi piacciono di più...così mettendo assieme i due esempi, potrebbe uscire qualcosa come:"avevo un pensiero, ed ella era grigia, l'ho portata a casa, dove sconterò le pene"...e avanti così finché non avesse preso una qualche forma che potesse rassomigliare a qualunque cosa fosse quello che stavo cercando davvero di dire...ciò diventa un modo di affrontare 'intellettualmente' le profonde tematiche di abuso e tradimento dell'album senza dover essere continuamente nello stato emotivo di quelle emozioni, e mi permetteva di rimanere nel detto stato più a lungo perché la temperatura lì dentro non è così calda...una volta che una frase si sottopone alla volontà di questa procedura, vado con quella che chiamerei pagina 'finale', che ha una serie di regole proprie...'finale' non significa necessariamente la fine del percorso, ma piuttosto l'inizio della fine del processo...ogni pagina è all'incirca simile...il titolo risiede da solo all'inizio della pagina, mentre il testo è battuto tutto d'un fiato in una forma concisa, perfetta e senza errori...anche se faccio solo un minimo errore, nello spelling o nel modo di separare i paragrafi tra loro, accartoccio via la pagina e ricomincio tutto da capo su un nuovo pezzo di carta (il retro di pagine che contengono errori non viene mai utilizzato)...questo procedimento ti rende matto, perché faccio un sacco di errori di battitura scrivendo a macchina (di solito scrivo con due dita), e molte volte mi perdo nel pensiero di una particolare frase e non mi accorgo che dovrei separare quelli che dovrebbero essere 2 paragrafi (o sezioni) distinti...faccio tutto questo perché considero i miei errori un segnale che qualcosa non va, e che probabilmente la mia concentrazione vaga lontano perché non va abbastanza bene, e se non fosse così non avrei commesso l'errore...ciò crea un elevato stato di consapevolezza, obbligando ogni frase a suonare, riecheggiare, ed essere approvata interamente (possibilmente anche dall'inconscio!)...persino quando una pagina è ultimata, e 'perfetta', potrei cambiare idea su una parola un attimo dopo, e l'intero processo ricomincia da capo... |
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Di solito non ascolto la musica di nessun altro mentre sto registrando un album, perché non voglio assolutamente essere influenzato da quello che sta facendo o ha fatto un altro artista...se ho il desiderio di distrarre un attimo la mia mente dal lavoro, metto su qualcosa che è il più lontano possibile dal mio modo di scrivere musica, così che non possa esserci alcuna infiltrazione nella mia anima...non sono mai stato un appassionato di blues, specialmente di quello 'd'altri tempi', ma per qualche ragione scelsi una ristampa di una collezione di un cantante blues determinante di nome "Blind Willie McTell", che ha inciso negli anni '30, '40, e ancora negli anni '60 (quando fu ri-scoperto da alcuni studenti di college - al tempo non sapevo affatto che Bob Dylan aveva registrato una canzone chiamata 'Blind Willie McTell')...durante le tranquille mattinate, una canzone mi ha colpito in particolare, perché ha toccato le corde del mio cuore nel modo in cui mi sentivo giorno dopo giorno...la canzone si chiama 'Belle Street Blues' e nella canzone il cantante narra di come il whisky di Belle Street 'vi farà dormire come bambini in fasce'...il motivo per cui la canzone mi attira ha completamente a che fare col modo in cui cantava il suo blues, non tanto col tipo di blues [sofferenza, ndr] che stava cantando...
Le scomparse da un giorno di Jimmy non erano una cosa inusuale...i modi per trovarlo si erano però improvvisamente ridotti, e sapevi che non stava combinando niente di buono nel momento in cui neanche quelli che gli stavano più vicino sapevano dove avrebbe potuto essersi cacciato, o forse non lo volevano sapere...il primo giorno della sua scomparsa, mi presento allo studio come al solito nel mio appuntamento fisso delle 11am, e dico a Butch cosa sta succedendo...questa non è la prima volta che Jimmy sparisce durante la registrazione dell'album, così ci organizziamo come al solito in questi casi e programmiamo la giornata di conseguenza, lavorando sul basso e arrangiamenti di chitarra vari (la nostra ancora di salvezza se non possiamo registrare la batteria)...il secondo giorno, iniziamo a preoccuparci...siamo indecisi se chiamare o meno la polizia perché potrebbe essere capitato qualcosa di brutto...facciamo qualche chiamata, e nessuno di quelli con cui parliamo ha visto, nascosto, o sentito Jimmy...così passiamo la giornata editando le traccie di batteria, il che è tremendamente triste perché stiamo tutti odiando Jimmy, e sentirlo suonare, take dopo take, non fa altro che rimestare la bile...giorno 3, siamo nel panico, chiamiamo la sua famiglia e i suoi amici su a Chicago, temendo il peggio...arriviamo alla decisione che se non dovessimo avere sue notizie entro il giorno dopo, avremmo sporto denuncia di sparizione...nessuno di noi pensa comunque che possa essergli capitato qualcosa di terribile che non abbia già affrontato...la mattina seguente, qualcuno ci fa sapere che l'avevano visto la notte prima ad un concerto...non sapendo che stiamo impazzendo nel cercarlo, questa persona ci dice che Jimmy era di ottimo umore, e che se dovesse rivederlo ancora gli avrebbe fatto sapere che lo stavamo cercando...decidiamo di agire, chiamiamo la stazione radiofonica locale ad Atlanta e chiediamo se possiamo andare in onda...loro sono d'accordo, e facciamo questa intervista dove annunciamo ai cittadini di Atlanta che se dovessero vedere il nostro batterista, potrebbero gentilmente chiedergli di tornare indietro, di chiamarci, o quant'altro...e questo in un tono semi-umoristico, del tipo, "ah ah, niente batteristaa fo-ll-iaaa!!"...
Ora che la voce è sparsa, riceviamo quella notte una segnalazione da qualcuno secondo cui Jimmy è stato visto al concerto dei R.E.M. ad Athens, Georgia, che è circa a un'ora da qui! Siamo assolutamente pronti a ucciderlo adesso, e ovviamente non è stato fatto nessun lavoro in questi giorni presi com'eravamo dietro l'ovvia distrazione del nostro batterista sempre sul punto di implodere...come gruppo arriviamo alla conclusione 'vada a farsi fottere", pensiamo a concentrarci meglio che possiamo e lasciamolo pure a godersi il suo sole di mezzanotte...finalmente, dopo sette giorni, lui chiama il nostro appartamento...gli parlo seduto sul pavimento della sua stanza, la sua roba sparpagliata dappertutto come ci si potrebbe aspettare da qualcuno che sta correndo via per una nottata fuori...mi dice che si è fatto di cocaina talmente tanto da essere diventato letteralmente cieco, e questo l'ha talmente fuso da risvegliarlo...è mortificato, e tutto quello che riesco a dirgli è che Vince sta venendo a prenderlo e di non muoversi...mentre aspettiamo che arrivi, decidiamo di mettere le cose in chiaro una volta per tutte...quando arriva, va dritto nella sua stanza per un po', e quando esce, lo preghiamo di sedersi perché abbiamo qualcosa di importante da dirgli...finirà le sue parti di batteria, e poi andrà in un centro di disintossicazione...e se dovesse rifiutare, verrà licenziato...
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Traduzione a cura di _dan -
Correzione, adattamento e revisione a cura di BillyCorgan.it. |
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