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#19: La marcia di Sherman [1992] Confessions
L a prima volta che i Pumpkins suonarono a Detroit fu nel 1989, in un piccolo club davanti ad una cinquantina circa di persone... come consuetudine al tempo, spesso ci fermavamo sul palco dopo aver finito di suonare per salutare ogni persona del pubblico che volesse venire a darci un saluto, o per un autografo... in questo modo conobbi una ragazza alta e appariscente e il suo ragazzo rocker, che faceva il musicista... parlammo un po', e trascorremmo diverso tempo assieme, e così quando abbiamo suonato lì qualche mese dopo abbiamo ripreso a frequentarci ancora di più e ci siamo conosciuti un po' meglio... In tutto questo lei cominciava a piacermi, e dal momento che la situazione col suo ragazzo era un po' incerta, abbiamo cominciato a vederci ogni tanto nel periodo post-gish... visto che viveva in un'altra città, era più una relazione a distanza, e la connessione tra noi era più a parole che non quella di una reale storia... così quando la chiamo da Atlanta e mi dice che è praticamente senza tetto, ho la possibilità di farla mia e invitarla a vivere con me... le do un'immagine rosea e tranquilla, dal momento che sono single e non ho nulla da perdere... penso che non possa essere così male, visto che ha un bellissimo viso e un'attitudine solare... e il più bel corpo che abbia mai visto, punto...

Mentre i nostri giorni si trascinano nello studio, tutta la pressione è addosso a Jimmy... la riuscita di ogni sessione è sulle sue spalle, cosa a cui non è abituato... la grande domanda ogni giorno è se riuscirà a suonare meglio di quanto non abbia mai suonato... contiamo sul fatto che finisca tutte le parti per primo, e posso affermare che per quanto mostri una faccia da coraggioso, questo tipo di microscopica attenzione sta cominciando a mandarlo fuori... Jimmy è il tipo di musicista che suona al meglio quando non pensa... questo non significa che non sa ciò che sta facendo mentre suona (lo sa), ma piuttosto che ciò che fa è cosi complicato che è meglio se non presta troppa attenzione, un po' come fare il giocoliere con cose pericolose... perché puoi farlo bene con 4 coltelli se non pensi troppo al fatto che sono 4 coltelli affilati... questo è più o meno ciò che significa per lui suonare alcune delle canzoni a 100 miglia orarie... cerco dei modi per aiutarlo, e noto che se gli do troppi dettagli dopo una ripresa, suona sempre peggio, oppresso dalle idee... inoltre, non suona bene se lo critichi troppo apertamente, o direttamente, ma risponde bene a concetti importanti e agli incoraggiamenti... la sensazione che provo quando lavoro con Jimmy è di vero onore... si ucciderebbe e suonerebbe fino a lasciare ossa delle sue dita cercando di raggiungere ciò che vorresti musicalmente, se lo accompagni nel buio di questa prova... take dopo take Jimmy perde la sua naturale fiducia, e cerco di rimanere assieme a lui, ricordandogli di quanto siamo andati lontano, e di come entrambi stiamo lavorando per arrivarci... cominciamo a parlare in un linguaggio segreto che nessuno capisce, nemmeno Butch con i microfoni accesi... James e D'arcy non dicono nulla, sia perché non capiscono, sia perché non gliene frega, dal momento che questa parte del processo è solo mia e di Jimmy... spendo un sacco di energie cercando di aiutarlo, per farlo suonare in modo risoluto e non dover poi tagliare tutte le parti di batteria così tanto; sia perché l'editing fa perdere tempo (a volte anche un giorno intero) e sia perché il fatto di tagliare i suoi ritmi distrugge la sua spavalderia imperiosa, uccidendo il feeling naturale della band... vado d'accordo silenziosamente con tutto questo idealismo, credendo in Butch e credendo che in questo modo otterremo ciò che vogliamo... senza saperlo, sto sapientemente bilanciando su uno spillo due mondi, uno quello dei valorosi Pumpkins e della nostra ancora slegata ma sicura passione, l'altro quello del crescente perfezionismo dell'era delle corporazioni che sta arrivando...

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La ragazza di Detroit arriva con la sua macchina, il tipo di macchina che guidano solo le ragazze carine (una specie di sportiva che va piano)... sono felice di vederla, visto che è cosi solitario qui a Marietta, e l'occasione di incontrare qualcuno di speciale al 'T.G.I.F Fridays' [Thank God It's Friday = Grazie a dio è venerdì, ndt] è molto bassa... le mostro la disposizione del posto, e dove mettere le sue cose nella mia camera appena decorata... in realtà, non c'è molta roba, a parte il letto... l'unico oggetto mio nella stanza è il recorder a cassetta 8 piste nell'angolo, e c'è la mia macchina da scrivere elettrica, che sta sopra l'8 piste usato come scrivania improvvisata (mi siedo a terra quando scrivo)... all'inizio è ciò che ti aspetti: romanticismo e felicità, una dolce e benvenuta distrazione... dice di essere un'artista, ma mentre i giorni passano non sembra creare nulla... è benvenuta nello studio in ogni momento, ma di solito sceglie di stare in appartamento a 'lavorare'... sembra fuori posto, ma non so che cosa posso fare a riguardo... passano le settimane, e comincia a bere, solitamente un po' di birre, cosicché quando torno verso le 11, è un po' ubriaca e persa... questa specie di dramma strisciante comincia a farmi diventare distante, e poco dopo il suo arrivo dormiamo ai lati del letto... non so che sta succedendo tra di noi, o a lei, ma qualsiasi cosa sia, sembra avere un effetto devastante sulla sua psiche... è rimasta quasi sei settimane, che sembra un bel po' di tempo, detto così... ma se considerate che non ci siamo quasi mai visti oltre queste fievoli mattine e notti, è come se fosse stata un fantasma che viene, piange e se ne va, lasciando per sempre un segno sull'album... dimenticato, ma non perso...

Per interrompere alcune delle incessanti riprese di batteria, ci concentriamo un po' sui suoni di basso e chitarra, facendo vari test con microfoni e preampli, chitarre e casse, per cercare di rendere l'immagine nel complesso più chiara, e sembra facile al momento... anche se abbiamo un budget piuttosto grande (precisamente 8 volte più di quello del primo disco), i soldi se ne vanno rapidamente tra i nostri affitti e il tempo in studio... seppure allo stadio iniziale, siamo già indietro con la scaletta e, per logica, fuori dal budget (se fai due calcoli)... come loro costume, James e D'arcy non si interessano molto a questi test, lasciando gli aspetti tecnici a Butch e a me... da quando questo è il nostro modo per dare a Jimmy un po' di tempo libero, generalmente non si presenta nemmeno allo studio...

Jimmy comincia a lasciarsi andare, ritornando alle uscite con pessimi elementi e diventando velocemente amico dei drogati del posto... speravo che venendo ad Atlanta (la mia vera ragione per andarcene da Chicago) lo avremmo isolato dall'avere questi tipi di tentazioni e sarebbe rimasto concentrato... all'inizio erano solo alcune mattine post-sbornia, e si cerca di fargli passare i postumi e i sintomi improvvisi da raffreddore... ma puoi vedere che sta arrivando il temporale, perché ha negli occhi quello sguardo... di sera, provo a sfidarlo a baseball con i videogiochi, e passiamo delle belle serate continuando a lottare, ognuno con il proprio diritto di vantarsi... parecchie sere torna a casa e va dritto a letto... ma, come se ci fosse una sveglia nascosta, un 'amico' appare improvvisamente allo studio e lo porta a Hot-lanta ['hot' = bollente, ndr] per una notte in città, e sparisce prima che tu gli possa dire 'aspetta'... questa cosa ha uno strano ritmo, giorni calmi e tristi nottate folli, ed è qualcosa a cui ci si può abituare, come fosse una tassa da pagare... naturalmente tutto ciò è controllabile... almeno fino quando lui non sparisce nel nulla...

   
Traduzione a cura di gip1982 - Correzione, adattamento e revisione a cura di BillyCorgan.it.    
Confession #18 Indice
Confessions
Confession #20
   

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