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#02: The Marked rocks Florida!!! [1986] |
Confessions |
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Ho imparato che se metti delle bacinelle d'acqua fresca negli angoli, la notte gli scarafaggi ci si arrampicano e vi annegano...così ogni mattina giro per tutti e quattro gli angoli della stanza di 180 mq raccogliendo le vittime della notte prima e le butto nel wc...il locale dove vivo non ha la doccia, quindi mi lavo nel lavandino usando "asciugamani" di carta per asciugarmi...(forse anche questa abitudine mi stancherà e smetterò di lavarmi del tutto, con l'unica eccezione del mio viso...VANITÀ!!!) Alla fine non mi laverò per 6 settimane, prendendo finalmente quell'odore malsano di sudore e sudiciume e acquisendo furtivamente una dolce, feromonale fragranza...mmm...) gli altri membri della band hanno un lavoro (a differenza di me), quindi proviamo solo 2 o 3 volte la settimana...ho tanto di quel tempo a disposizione, nelle mie mani, che sto diventando un esperto nell'ucciderlo...cammino soltanto lungo la via principale di St. Pete, passando la stazione di polizia in "soviet style", passando davanti ai senzatetto fuori dall'agenzia in cerca di un lavoro da scavafossi, gli sporchi banchi dei pegni, i pochi negozi da turisti, e camminando lungo tutta la via fino ad arrivare al mare...è un giretto di 30 minuti, una passeggiatina che faccio regolarmente con più 32° C di temperatura...e siccome mi vergogno della mia voglia, non indosso mai magliette con le maniche corte, e poiché gli sconosciuti mi chiedono se sono deforme o, la mia preferita di sempre:"ti sei bruciato?" preferisco sudare sotto la mia maglia a maniche lunghe, meglio se di colore nero (che non è poi la cosa migliore sotto l'implacabile sole che brucia...)...vado fino al molo e guardo la gente che pesca..sono troppo timido per iniziare una conversazione con degli sconosciuti...non so cosa fare con me stesso ma mi sento molto libero, libero come mai mi sono sentito prima nella mia vita...non ho niente, ma questo non mi fa stare molto male o imbarazzato...a volte mi sporgo verso quel negozio che rivende vestiti e cd...il ragazzo proprietario del posto e i suoi amici sembrano abbastanza simpatici...mi salutano e mi parlano in quel modo condiscendente, come quando qualcuno pensa di essere migliore di te, ma siccome tu non puoi farci niente, non prova neanche a nascondere il disdegno...il proprietario continua a chiamarmi "uomo dal nulla", come la canzone dei Beatles, perché non sono niente e non vado da nessuna parte...vedere che la gente mi vede come un perdente è difficile da digerire, ma cosa posso dire, offro poche dimostrazioni del contrario...alla fine dell'isolato della mia casa-sala prove, c'è un'altra saletta di prove all'angolo...sono diventato amico di questo ragazzo, che come me, viene da chissà dove e non va da nessuna parte...suona la batteria e quindi ogni tanto facciamo qualcosa insieme e registriamo cassette...non è molto bravo, dice che forse dovrebbe formare una band ma è un po' troppo solitario e strano per me...ma è gentile e amichevole, così siamo diventati amici più per una condizione di triste disperazione che ci accomuna che per reale attrazione tra persone...
Quando non c'è nient'altro da fare scrivo canzoni, Dale, il bassista e cantante originario dei Marked, possiede una drum machine...ho un piccolo registratore a cassetta a 4 piste che ho comprato grazie al mio lavoro di fattorino della pizza, quindi registro da solo dei nastri...non ho in mente un suono preciso, so solo che voglio essere diverso da tutto il resto...tento qualunque stile che mi viene in mente, dai Bauhaus e i Love&Rockets fino ai Ministry e i Sisters of Mercy, e perfino i Romantici (non dimentichiamo i Cure, Echo and the Bunnymen, e altre varie "raincoat bands", un termine che ho imparato più tardi da Bono degli U2)...faccio nastri per chiunque voglia ascoltarli, ma non ottengo quasi nessun riscontro positivo...nessuno mi dice che ho un futuro con la musica, e tutti la pensano come una conseguenza del mio stile di vita generale...cioè, sono uno di quei ragazzi che vede la parte, e la recita ma tutti sanno che fa schifo...nel profondo, non me ne frega molto di cosa si pensi di quello che faccio...ho l'impressione che sto cercando qualcosa, tentando di mettere insieme questo puzzle gigante che solo io lo riesco a vedere come dovrebbe essere da finito...di notte, passo sulle radio universitarie, e ascolto musica strana dal passato mescolata con una musica di tipo artistico-sperimentale...vorrei poter mischiare tutte queste cose insieme, ma non so come...mi sintonizzo sulle stazioni religiose, e registro i predicatori che s'infervorano sul diavolo, l'inferno, e l'eterna salvezza...fermo il registratore in punti strani, quindi quando risento il nastro, sembra tutto un cut-up...la musica così diventa astratta...non m'interessa veramente sapere come scrivere canzoni, non tanto quanto creare un suono che mi faccia sentire...è tutto nella mia testa come un frullatore, tutto questo rumore, suono e isolamento si mischiano in un sentimento elusivo, ma posso assaporarlo pienamente...comincio a concentrarmi sempre di più sul suono come un mio quadro...sebbene la mia voce sia deludente per me, immagino che sia un suono come qualsiasi altro, e comincio a pensare che è un'altra chitarra...mi accorgo che la band è una grande delusione per me...è troppo caotica...anche se ci dà una ragione per stare uniti e vedere ed agire nel modo che facciamo, ha smesso di essere una questione musicale...non ci impegniamo sulle canzoni molto a lungo ormai, e cominciamo a saltare quelle che ci annoiano...quando proviamo, non abbiamo un sistema di amplificazione vocale, quindi anche se impariamo le canzoni dell'uno e dell'altro (musicalmente parlando), nessuno sa come vadano le voci o come suonino finché non andiamo su un palco a suonare!! (se vuoi sentirti cantare nella pratica, canti verso il muro da circa 60 cm) Le occasioni per suonare sono rare, e poiché la band riesce a portare solo una ventina di persone e a far sì che le 10 che sono già li per bere se ne vadano, non ci chiedono spesso di tornare...in questi numerosi mesi, la mia vita è solo un amalgama di spreco di spazio, registrazioni di demo, andare a zonzo, e magari, uscire la sera in qualche club...riesco bene a nascondere che ho un qualche dolore, o mi sento solo o triste...ma non mi sento perso...
Dei buttafuori che mi riconoscono grazie ai nostri concerti danno per scontato che ho 21 anni, e non si preoccupano di chiedermi una carta d'identità quando mi presento all'entrata...è così che ho conosciuto una tipa gotica, con cui finisco per uscire/dormire...mi chiede di trasferirmi da lei, e poiché sono stanco di dormire insieme agli scarafaggi, colgo l'occasione al volo...al suo compagno di stanza, un amico di scuola che fa la danza degli zoccoli nientemeno che al parco dei divertimenti nel "biergarten" dei turisti, non piaccio molto, e continua a lamentarsi del fatto che sono disordinato...questa sistemazione dura solo per un po' (circa un mese), perché non sono innamorato davvero della ragazza e in un certo senso sto fingendo (sebbene lei fosse davvero carina con me in quel periodo, e in generale apprezzavo le sue tenerezze...dirò di più su di lei in un altro momento)...quindi finisco per tornare al pavimento della sala prove con i miei amici "los scarafaggios"...ho il corpo tutto scorticato, violaceo e giallo perché sono anemico e dormo sul duro pavimento di piastrelle...mi sento invisibile, e il bisogno di essere "visto" da qualcuno come una persona reale, che ha delle sensazioni, comincia a consumarmi...incontro una ragazza inglese, una bevitrice che si trova ad avere un'attrazione asessuale nei miei confronti...diventiamo amici, e comincia a venirmi a prendere la sera per portarmi a casa sua e parlare soltanto...inizio a passare spesso lì la notte, ma non ci tocchiamo o baciamo mai...stiamo solo sdraiati sul suo letto in silenzio, ad ascoltare i The Fall, finché lei non s'addormenta...sento che vuole soltanto qualcuno che le stia vicino, e sebbene sento che qualcuno ha bisogno di me, la cosa mi rattrista anche, perché di base è presente una sorta di rifiuto che mi fa sentire ancora più solo...
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È proprio nell'estate del 1986 che assisto a 2 concerti che avranno un tremendo impatto sul mio futuro (lo ignoravo a quel tempo)...il primo è quello dei Red Hot Chili Peppers, che vedo suonare in un piccolo club con un corposo pubblico di 100 persone...non potevo sapere che un giorno avrebbero avuto un ruolo importante nella mia vita, e per il successo degli Smashing Pumpkins...l'altra band è una storia un po' più lunga...suonano all'esterno, in una notte calda e serena...non li ho mai sentiti nominare prima, ma un amico mi porta al concerto...chiedo che tipo di musica suoni la band, e mi dicono "rasta"...penso:"uhm, tipo Bob Marley?"...non mi rendevo conto che stavo per vedere uno dei più grandi concerti (e gruppi) della mia vita...il gruppo si chiama Bad Brains, un gruppo newyorkese di rastafarians che suona hardcore-speed metal mischiato a una bella dose di reggae...il cantante è uno basso e tarchiato con dei dreads davvero lunghi, e si chiama H.R...i Bad Brains sono soliti suonare esplosioni prog-metal incredibilmente intense seguite da 6 lenitivi minuti di reggae dub...furono la prima band che io avessi mai visto capace di catturare le dinamiche da montagne russe che avrebbero costituito l'impronta del grunge attraverso la musica dei Jane's Addiction e dei Pixies...verso la fine di una brillante esibizione, H.R. si arrampicò sulla struttura in cemento davanti a cui stava suonando la band...e quando dico arrampicò, intendo che ha scalato con le sue mani un bordo esterno della struttura, cosicché il risultato finale fu che penzolava a 6 metri d'altezza rispetto alla band, con la schiena rivolta al pubblico, mentre ancora ci dava dentro con la musica! (i suoi dreads volavano come una Medusa Egiziana) Incredibile!!...se fosse caduto si sarebbe ucciso...rimase appeso per più di un minuto con la sua resistenza da superman, poi si riportò a terra con calma, una mano alla volta finché si ritrovò raggiante davanti a una folla adorante...(un giorno, i Bad Brains avrebbero aperto per i Pumpkins in Francia, uno dei grandi onori della mia vita)
Incontro un'onesta "modella", una diciassettenne che aveva cavalcato le passerelle di Milano e Parigi...guida una buffa macchina francese (una Peugeot, mon ami) e ha del denaro...è anche una fotografa, e mi fa alcune delle prime foto "artistiche"...(purtroppo, non ne ho nemmeno una copia e non sono mai stato in grado di rintracciarla)...mi fa sentire speciale, e desiderato...conosco tutti i motivi razionali per cui lei dovrebbe "piacermi", ma semplicemente non mi piace...è molto bella, una fatina, e pare molto disponibile ad uscire con me tutti i giorni...dopo un po' di settimane che ci conosciamo, comincio a chiederle perché non mi porta mai a casa sua...si scusa parlando dei genitori, dicendo che sono turbati, qualcosa di simile...un giorno spunta dove abito io, e mi dice che ha dei "regali" per me, e una "sorpresa", dico ok, bene, e usciamo con la sua macchina...non so dove stiamo andando...andiamo fino a un parco pubblico, e lei parcheggia vicino alle cabine dei bagni...tira fuori i "regali" per me, che sono sapone e shampoo...SORPRESA!!!...vuole che io vada in uno sporco e sudicio bagno e mi lavi (non sono così sporco)...mi ritengo assolutamente offeso, e le dico che non mi sento a mio agio a farmi una doccia un merdoso bagno di un parco...le dico che se vuole che mi lavi, perché non mi porta a casa sua, dove mi sentirei al sicuro, e dove sarebbe igienico...svia il discorso, e la conversazione finisce nel nulla...mi fa sentire irreale, come una bambola che trovi per strada ma non vuoi far sapere a nessuno dove o come l'hai trovata...smetto di "vederla" quando si presenta al mio show successivo portando un sacco di iuta come vestito...
Divento amico di una coppia sposata...sono la versione anni '80 della gente trentenne "giusta e alternativa"...ascoltano i gruppi giusti, vanno ai migliori concerti, guidano un'auto vecchissima...lei è una parrucchiera che mi taglia i capelli gratis in modo che abbiano il giusto volume e stiano più ordinati...ogni tanto passo da casa sua a farmi un giro, e sono abbastanza gentili da nutrirmi...li rispetto davvero come esempio di una coppia che non s'è svenduta diventando vecchia...sembrano davvero sostenersi l'un l'altro, e si integrano come coppia in un modo tale che sembrano due individui più forti ancora...mi danno la speranza che un giorno potrò trovare la persona giusta per me...mi rattristò sapere più tardi che stavano per divorziare...ho chiesto a non so chi me ne stava parlando "Perché? Che è successo? Sembravano così felici"...mi dissero che il marito era stato arrestato per aver adescato una prostituta che in realtà era un'agente provocatore... (nell'auto della moglie per di più)
Una sera, incontro una che vedo regolarmente in giro...iniziamo a parlare, e una cosa tira l'altra, e m'invita nel suo appartamento...mi fa una minestra, e dopo che sono pieno, mi trascina a letto...le luci sono spente, e iniziamo a baciarci...ogni volta che provo a toccarla 'là sotto', si scosta da me e s'irrigidisce...la cosa va avanti per 10 minuti fino a quando le chiedo se c'è
un problema...e lei dice "c'è qualcosa che devo dirti" e continua dicendomi che lei è un lui...scatto in piedi e accendo la luce...lei/lui dice:"guarda, non è un grande problema, non lo dirò a nessuno, per favore resta, farò qualsiasi cosa vuoi che io faccia"...declino educatamente l'offerta, dicendo che non è proprio cosa per me, e *boom* mi precipito fuori, sulla strada a ridere di me stesso (come ho fatto a non accorgermene! Ops...) mi sovviene che ho sempre pensato che fosse una ragazza dall'aspetto stravagante...faccio a piedi i 20 minuti che mi separano da casa nel mezzo della notte, sollevato di arrivare sano e salvo...entro, vado in bagno e accendo la luce, e ho un sussulto quando mi vedo un succhiotto gigante sul collo... naturalmente, il giorno dopo proviamo con la band, e quando vedono il segno, mi chiedono con chi ho concluso...mento dicendo che era stata una turista che era già partita...dopo qualche settimana, gli amici cominciano a chiedermi se avessi dormito con lui/lei...fingo ignoranza totale su tutta la questione, ma comincio ad arrabbiarmi perché sentivo che ero stato gabbato innocentemente, avevo agito onorevolmente, e ora si spiegava una specie di vendetta...dopo un altro paio di settimane di questa storia, la prendo da parte e le dico non molto educatamente che se non la smette di andare in giro a dire che è successo, le avrei spezzato entrambe le braccia e le gambe...e la storia è finita lì...
Sono così disperatamente in cerca di contante che mi alzo presto e mi dirigo all'agenzia di lavoro temporaneo...se stai in fila abbastanza a lungo qualcuno ti chiama e ti manda da qualche parte a martellare chiodi su un tetto...sto dall'altro lato della strada alle 7 del mattino e guardo gli uomini accalcarsi, con i loro vestiti da lavoro, i caschetti e chissà che altro...io sono vestito come uno rifiutato a un matrimonio, con una camicia e dei pantaloni che sono troppo corti...è il meglio che posso rimediare come divisa da lavoro...sto lì per 45 minuti, a guardare gli altri, cercando di farmi coraggio per attraversare la strada e fare un onesto lavoro quotidiano...per me è come una linea che una volta superata, mi impedisce di tornare indietro...sento come se dicessi a me stesso che se vado e lo faccio, è come se rinunciassi, da qualche parte dentro di me, alla mia musica...non solo come stile di vita, ma come emancipazione dalla competizione coi topi, la stessa competizione che i miei antenati hanno vissuto (con dignità, aggiungerei)...penso a mia nonna con le sue ruvide mani tutte tagliate (dall'imbustare lettere tutto il giorno) e la sua schiena rovinata...non voglio cedere a tutto questo, non è una semplice scelta sul voler lavorare o no (lo voglio)...in ogni caso nessuno mi prenderà ai posti che desidero, di questo si tratta...dopo esser stato lì, aver aspettato, e averci ripensato nella mia mente almeno 1000 volte, rinuncio e torno indietro all'appartamento...decido che piuttosto muoio di fame...
a un certo punto durante tutto questo casino dei miei 19 anni, qualcuno accenna al fatto che forse dovrei tentare come venditore telefonico...in questo modo starò al chiuso, non a friggere fuori sotto al sole, e visto che sono così bravo con le parole, sarò bravo pure in quello e chissà, magari faccio un po' di grana! Bene, dove devo firmare? guardo sul giornale, e vedo un annuncio per un posto che vende qualcosa di fondamentale, tipo lampadine...penso "non può essere troppo male" e mi dirigo sul posto verso le 10 del mattino...incontro l'incaricato, e mi dice "si sieda, nome, bla bla bla ecc."...poi dice:"in cosa è disabile?" velocemente mi accorgo che devi avere una qualche invalidità per lavorare in questo posto...così gli dico che sono sordo ad un orecchio...mi fa altre domande di base (relative a questo mio nuovo 'problema'), dopo le quali sembra essere soddisfatto (anche se immagino sappia che sto mentendo)...borbotta un "fantastico, sei assunto" e chiedo timidamente "quando comincio?" Al che lui risponde contento "beh, perché non subito?!"...ignora le procedure, le regole e cose così, e sottolinea il fatto che le chiamate sono tutte monitorate e bisogna chiedere il permesso per andare al bagno...mi dà uno scritto, che dice più o meno così:
buongiorno sig/sig.ra________, come va oggi? il mio nome è______, e sono un disabile americano che lavora per vivere...lo dovrebbe apprezzare, non pensa sig/sig.ra________, che anziché prosciugare come una spugna il governo, sono un cittadino che lavora duro? (pausa) le stiamo facendo un'offerta speciale oggi, per il nostro prodotto miracoloso che può smacchiare qualunque cosa, il prodotto da un milione e uno usi, "MIRACLE CLEAN!!" ora, quante bottiglie vorrebbe acquistare oggi, sig/sig.ra_______, per il prezzo speciale di $19.99? (se la risposta è no cont.) se accetta ora, includeremo una seconda bottiglia di MIRACLE CLEAN assolutamente gratis, NIENTE SPESE A CARICO!!! Vorrebbe usare una carta di credito Sig/Sig.ra_______?? Ok, è interessato/a a una delle nostre LAMPADINE ETERNE?? Una lampadina che dura per sempre con una garanzia a vita, il tutto al prezzo superspeciale, e unico di 9.99$!!! dunque, quante ne vuole acquistare oggi sig./sig.ra______? Dodici lampadine per 39.99$... Ok, le interessano le nostre PRODIGIOSE VITAMINE PER BAMBINI?? Una sola pillola fa fronte al bisogno nutrizionale di un bambino che cresce bla bla bla.....
Allora, "il capo" (che, a proposito, è uno stoner di 30 anni, un po' sovrappeso, con l'atteggiamento da guardia di sicurezza) mi strappa una striscia di carta dall'elenco del telefono, i cui cognomi sono tutti Johnson e mi dice buona fortuna...mi siedo nel mio piccolo cubicolo, e chiamo il primo numero...drin drin (risponde un uomo)...dico raggiante "Salve Sig. Johnson, sono ///CLICK-(suono di linea interrotta bzzzzz)...la chiamata successiva: drin, drin (una voce femminile) "Ah, salve" "Salve Sig.ra Johnson, come va oggi? il mio nome è William, e sono un disabile blah blah" Mi interrompe arrabbiata..."vuole vendere quelle lampadine che non si bruciano mai??" le dico:"sì signora, in effetti è quello che sto facendo" e sentenzia amaramente "beh, lasci che glielo dica, ho comprato un po' delle vostre merdose lampadine l'anno scorso e facevano assolutamente schifo!!! Vaffanculo!!!!!" (rumore del telefono che sbatte, dello spostamento d'aria, pressione di plastica contro plastica- CLICK! suono della linea interrotta bzzzz-zzzz-zzz) comincio immediatamente a dare di matto...non solo sto mentendo sul fatto di essere un disabile, ma sto vendendo robaccia che non vuole nessuno...tutto ciò fa totalmente schifo! (inizio a simpatizzare con la signora che è rimasta fregata - tipico dei pesci) chiedo il permesso di andare al bagno (sguardo buffo del tipo, perché sono 5 minuti che lavoro e che ho avuto il lavoro)...entro in un gabinetto, appoggio la schiena contro la porta, e comincia a iperventilare alla grande...la mia mente grida "non posso farlo, non posso farlo" ripetutamente...un'altra voce (nella mia testa che sta scoppiando) continua a ricordarmi che non ho soldi e non ho modo di procurarmi da mangiare, perciò DEVO LAVORARE QUI, posso arrivare a trattare...se solo potessi calmarmi un pochino, uscire, rimettermi nel mio piccolo buco di cartone, e riprovarci, tutto andrebbe bene...drin CLICK, 'fanculo drin drin CLICK, telefono muto, muto di nuovo...comincio a pregare che tutte le chiamate non abbiano risposta...niente risposta, niente confronto!...comincio a diventare scaltro...se chiamo sempre lo stesso numero, ripetutamente, un numero a cui non risponde nessuno, non dovrò parlare a nessuno! ora ho un piano...faccio 5 chiamate da "no secco", e poi provo qualcuno a caso della lista... Con mia sorpresa, quasi faccio un affare con una signora gentile, ma alla fine dice che non può proprio permetterselo e di richiamarla domani. guardo nervosamente l'orologio...15 minuti al pranzo...sudo mentre esco, mi sento malissimo, mi trascino fino alla pausa pranzo, esco con calma dalla porta e continuo semplicemente a camminare...
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Dopo 6 mesi che vivo qui e lì, comincio ad essere veramente disperato...mi sento di merda, mi fanno male le ossa, mi s'accappona la pelle, e mi sento totalmente dislocato, un bambino fuori dal tempo...la musica comincia a sembrare il mio nemico, che mi tiene prigioniero, mi alzo un giorno, proprio mentre il sole sta spuntando, e faccio una lunga e lenta avanzata verso la spiaggia...mi siedo su una fredda panchina di legno di un parco, a guardare i pellicani e le loro immersioni suicide nell'acqua lattiginosa...il parco è completamente vuoto, e il sole è uscito a malapena...posso vedere per un quarto di miglio in qualsiasi direzione se qualcuno si sta avvicinando...sono un po' spaventato, perché ci sono drogati e poveracci in città che potrebbero essere ancora svegli a quest'ora, quindi sto in allerta...ho toccato il fondo, assaggiando l'amara radice del mio stupido sogno...venendo qui alla "sala d'attesa per Dio" (è così che è chiamata St. Petersberg dagli abitanti locali a causa dei vecchietti che si trasferiscono qui a morire) e pensando ingenuamente che c'era qualcosa da fare qui per me...pensando che solo per il fatto di salire su un palco la vita che desideravo sarebbe apparsa magicamente...la band è un disastro, la mia vita uno scherzo, e non ho idea di cosa debba fare per smettere di sentirmi così vuoto...letteralmente dal nulla, un uomo si avvicina, sta solo 3 metri più lontano...rabbrividisco un po', perché ho appena guardato in quella direzione e non c'era nessuno...sono circa le 6 del mattino ora, e si sta dirigendo verso di me...non riesco assolutamente ad immaginare da dove sia venuto...mi raggiunge e mi porge un foglio di carta...ha circa 40 anni, dall'aspetto normale, sorride, non dice nulla, e passa avanti...guardo al pezzo di carta, è un piccolo opuscolo sull'accettare Gesù Cristo nella tua vita ("sei perso? Stai cercando qualcosa di vero?" - ho ancora questo piccolo opuscolo)...mi viene da ridere all'assurdità di tutto ciò...immagino che qualcuno stia cercando di dirmi qualcosa, ma non so bene cosa...guardo il tizio mentre scompare in lontananza...per tutto il tempo che sto nel parco, un'ora circa, è l'unica anima che vedo...
Ron, il batterista, inizia a frequentare una di queste due sorelle folli con cui andiamo in giro in qualche occasione...subito dopo vengo a sapere che vive con loro nella bella, pulita, casa suburbana dei genitori...inizio a dormire nel letto dell'altra sorella, senza che succeda nulla...il tutto non sembra preoccupare i genitori, (che sono genitori meravigliosi ed aperti) dico l'idea di avere due derelitti gothic in casa che dormono con le loro figlie!!...visto che ho perso circa 9 chili mangiando così poco, i genitori vogliono essere sicuri che mi arrivi abbastanza cibo per nutrirmi, e ci prestano la macchina così possiamo vagabondare...alcune sere, quando siamo annoiati, guidiamo fino a un hotel del 1920 che è tutto in rovina, abbandonato sulla baia...scavalchiamo la staccionata, e ci andiamo a sedere in quella che era la sala da ballo...sembra che ci siano i fantasmi con noi, e riesco davvero a immaginare la vita che avevano queste persone, una vita piena di glamour, stile, e lussi...il tipo di vita di cui potevo solo sognare, senza un centesimo e disilluso com'ero...siamo anime erranti, e i nostri sogni, se ne abbiamo, stanno andando in qualche posto lontano da "qui", ma è presente anche il pensiero che qualcuno di noi ce la farà...in questo senso siamo davvero "presi dal momento" (come si usa dire), perché il dolce momento in cui siamo (seduti qui in un hotel diroccato in questa notte stellata) è bello come qualsiasi momento che potremmo mai immaginare...
Siccome la pressione nella band continua a crescere, usciamo insieme sempre di meno...le settimane passano e io inizio a risentirmi del fatto che nessuno sembra curarsi più di me, o della band...si è formata furtivamente una sorta di lotta di potere, visto che io scrivo sempre più canzoni e sto diventando il cantante principale agli occhi del pubblico...la voce di Dale, che mi è sempre piaciuta, sembra spegnere la gente...lo difendo a destra e a manca, ma la gente mi dice di levarmelo di torno e fare la "mia band"...le voci e i gossip del caso s'incendiano e ci circondano, e la situazione finisce inevitabilmente per diventare insopportabile...quindi dopo uno dei soliti concerti, in una normale sera in settimana, con 10 persone tra il pubblico, andammo nel parcheggio, caricammo l'equipaggiamento, e ci dicemmo quello che nessuno voleva davvero dire, ma tutti sapevano che doveva succedere...la band si è sciolta proprio in questo modo...senza grandi tragedie, senza lacrime...ero sconfitto, scioccato dal fatto che nessuno volesse combattere di più per essa (una scena che si sarebbe ripetuta, quasi pari pari, in un futuro distante con gli Zwan)...sembrava solo un totale spreco, tutti quegli sforzi, tutta quella musica, per niente!...e la parte peggiore era che ora sapevo di dover tornare a Chicago con la "coda tra le gambe", caduto in disgrazia, squattrinato, malfermo, a vivere di nuovo con mio padre...
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Traduzione a cura di adelaide (con la collaborazione di Black Angel) -
Correzione, adattamento e revisione a cura di BillyCorgan.it. |
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