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#13: Largo al Fuzz [1992] |
Confessions |
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P rima che iniziassi a vivere nel garage dove facevamo pratica, sono stato per un po' di tempo nell'appartamento di D'arcy e del suo futuro marito Kerry (che è l'ex batterista dei Catherine e mio grande amico) nel quartiere nord...dal momento che Kerry aveva frequentato una delle mie vecchie ragazze, condividiamo una specie di legame del tipo "hey, siamo usciti con la stessa ragazza ma non è un problema"...oltre a ciò, il fatto che lui e D'arcy sono completamente innamorati ci unisce ancora di più visto che le gira spesso appresso...ero da un po' senza casa, avendo appena rotto con la mia ragazza di lunga data (con cui avevo vissuto tra alti e bassi lasciandomi dietro il mio ultimo appartamento), ed ero talmente depresso che non riuscivo ad andare avanti a lungo senza crisi di pianto e attacchi di panico...avendomi in compassione, mi hanno invitato gentilmente a stare a casa loro, così che non sarei dovuto restare da solo...dormivo sul pavimento del loro salotto su uno sgangherato materasso troppo piccolo per me, dato che avevano soltanto una stanza nell'appartamento...buttarmi sul pavimento non mi seccava affatto, visto che era più facile che essere me stesso...e continuo così finché non comprano un furetto, che D'arcy prontamente tinge di rosa per una qualche ragione nota solo a lei...all'inizio il furetto è proprio divertente..."guarda il furetto! guardalo come mangia quella scatola! ah ah"...ma man mano che prende confidenza, il furetto invece di un grazioso amichetto peloso diventa più che altro una specie di terrorista...distrugge praticamente tutto ciò che incontra, masticando e lacerando… Entra nella loro stanza, si arrampica sotto le loro coperte e decide di mordere Kerry sul pene mentre sta dormendo...le banconote sono tutte lacerate, le monete e gli oggetti luccicanti spariscono, non viene risparmiato niente da questo mostro...e puzza da far schifo...il furetto ed io sviluppiamo un legame d'amore/odio (lui mi ama, io lo odio)...in aggiunta al mio fragile equilibrio psichico gli incontri romantici tra Kerry e D'arcy (con poi non così soavi abbandoni) si susseguono praticamente ogni notte, con entrambi che non si sforzano certo di nascondere ciò che stanno facendo nella stanza accanto (e i muri erano piuttosto sottili)...io in tutta coscienza non posso certamente lamentarmi, non sono nella posizione per farlo...ho davvero apprezzato che mi abbiano permesso di restare, ma quando sei veramente solo e con il cuore in pezzi, e capita di stare a dormire sulle fredde piastrelle di un pavimento, ogni cosa che ti rimanda alla felicità che esiste tra due persone innamorate è straziante e amara...questa è la ragione iniziale per cui decisi che sarebbe stato meglio vivere rintanato nello spazio dove provavamo, perché immaginavo sarebbe stato tranquillo e lontano da tutti e mi avrebbe permesso di stare solo con il mio dolore...senza contare che, se fossi rimasto, avrei sicuramente strangolato quello stupido furetto...
Avendo ricevuto quello che all'epoca era il più ricco contratto tra tutte le band alternative dei primi anni novanta (dopo il nostro primo disco), passai rapidamente dall'orgoglio per i miei primi successi alla vergogna di non meritare tutto questo...il mio discografico era talmente sicuro del mio talento musicale che mi diede l'equivalente di un disco d'oro (cioè 500.000 unità) per quattro album, o per dirla in parole povere, 1.000.000$, o 250.000$ ad album (i soldi sono accreditati all'autore per numero di dischi venduti moltiplicato un certo numero di canzoni)...passare dal guadagnare 12.000$ l'anno lavorando al negozio di dischi usati all'avere un milione di bigliettoni in banca mi mandava a male...mi rendeva paranoico perché adesso avevo qualcosa da perdere, dove prima non avevo niente...avevo la pressione di dovermeli ri-guadagnare quei soldi, e tutta la delusione delle montanti aspettative su di me...il senso stringente, e tuttavia irreale, che avrei dovuto fare il disco della mia vita o sarei finito nel bidone della spazzatura dell'umanità tanto che avevo paura a spendere persino un misero penny...mi sentivo costretto a dover provare a me stesso che avevo guadagnato quei soldi, in contrapposizione al fatto che qualcuno avesse avuto fiducia in me...e poi, aver ottenuto questo genere di soldi da una fonte esterna aveva creato tensione all'interno del gruppo nei miei confronti, il che era onestamente imbarazzante...dal mio punto di vista, se il gruppo fosse esploso (e sarebbe potuto accadere in ogni momento), io non avrei mai voluto dover tornare indietro a un'occupazione normale...e allora mi sono ritirato nel mio mondo di lavoro, lavoro, lavoro, e non si sarebbe trattato di andare incontro alle aspettative su di me, bensì di distruggerle...
Curando le mie ferite e perdendo il respiro, mi getto in un'overdose di lavoro, spingendo con sempre più forza me stesso e la band a suonare a livelli sempre più alti...parlo continuamente di come faremo questo disco malato e spettacolare, un disco che ci farà emergere e ci distinguerà da tutti gli altri gruppi (tutt'a un tratto) heavy...li supereremo con il songwriting, con gli arrangiamenti, il cuore e la disciplina...siamo galvanizzati, trasformati in qualcosa di idealistico e irreale, e non c'è nessuno attorno a noi, o più specificatamente attorno a me, a dire che tutto questo non può succedere...le melodie volano nello spazio, diventando più lunghe e più dense...stiamo andando avanti, sempre più avanti e non ci sarà ritorno...
Dal momento che siamo buoni amici con i nostri compagni di 'spazio-sala prove' (la band locale) Catherine, resto spesso con loro durante le loro prove per vedere a cosa stanno lavorando, dando anche consigli non chiesti...noto che in questa stanza stretta, il loro sound assomiglia quasi a una specie di jet che sta per decollare...la sensazione è molto eccitante, ed essendo quel maniaco che sono per il suono, chiedo sfacciatamente come facciano a creare quel suono vertiginoso...tutti puntano semplicemente il dito verso queste piccole scatole d'argento sul pavimento, e mi dicono che è grazie a quello...il loro pedale vintage, inventato dalla Electro Harmonix Company, è un semplice dispositivo distortion/fuzz vecchia scuola chiamato 'The Big Muff Pi'...costruito indietro negli anni '60 e '70, si presenta in una struttura dipinta a metallo, con delle economiche manopole nere (i modelli successivi sono facilmente riconoscibili dal grande simbolo Pi stampato sul fronte)...li vendono usati per circa 75-100$, e ci sono solo tre principali impostazioni: volume, tono e sustain (il volume manda una certa quantità di segnale all'amplificatore, il tono la quantità di alti vs. bassi, e il sustain praticamente significa quanto fuzz hai intenzione di avere)...noto che quando i ragazzi suonano la sala vibra con un'energia elettrica che mi attraversa ossa e mi scuote i denti...è come se la stanza fosse fatta per questo suono...mi dicono che la ragione per cui gli piace usare il pedale è il profondo residuo esplosivo che produce appena il suono all'interno crolla sotto l'intensificata pressione, creando così una presenza enorme nel momento in cui suonano pesante (e anche perché riesce a coprire un po' di pecche nelle loro performance)...l'effetto è immediato, e mi sembra che siano improvvisamente diventati un gruppo più pericoloso rispetto a quanto ricordavo dall'ultima volta...in qualche modo l'alchimia delle pareti di cemento, l'aria fredda, e questo stupido piccolo pedale fanno sembrare la band come se Dio in persona stesse scendendo dai cieli...il che ovviamente significa che devo assolutamente andare a prenderne uno per me...
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13 |
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È praticamente impossibile descrivere l'intensità della sala prove quando i Pumpkins stanno suonando a pieno regime con i Big Muff a palla...le dimensioni della stanza sono circa 7,5 x 4,5 metri con la semplice disposizione a cerchio della band che occupa completamente il centro della cabina...quando hai probabilmente il batterista più rumoroso del mondo che suona con passione e intensità (per non menzionare i 10 fragorosi piatti che fendono l'aria) vs. un 2 100watt Marshall half-stacks e un bass amp SVT da 400 watt, hai il tuo cupo boato completamente in mano...aggiungilo al fatto che stiamo suonando in un buco con poca o niente insonorizzazione e avrai un decente attacco di mal di testa...ma ciò che rende davvero questi suoni ineguagliabili, ciò che fa risuonare il tutto, e che travasa con discrezione la nostra liquida mistura derivante da aneddoti sonici nella nostra personale rivolta rock and roll, è il rivolgerci a questi ormai dimenticati congegni...
Delle volte, prendiamo (in diverse combinazioni, a volte solo due di noi, altre volte tutti e quattro) LSD e proviamo ad esercitarci...questo sembra quasi una buona idea per circa la prima ora, finché o la stricnina o l'acido stesso ti strisciano nel cervello e ti squagliano tutti i sensi e il prog-metal improvvisamente sembra davvero troppo difficile...questo drogarci scioglie i muri di tensione tra di noi, e sembra liberare l'aria senza che nessuno dica niente...qualcuno inizia a ridere, e siamo di nuovo ragazzi, dimenticando tutti quei nonsense sullo scalare le classifiche e cambiare il mondo...
Siamo ossessionati dalla precisione tecnica, perché è ovvio per noi che più suoniamo compatti più il suono sarà pesante...aggiungere il pedale Big Muff al nostro carico ci fa apparire più grandi e grezzi di quanto siamo in realtà, ma tutte queste randellate di forza hanno un costo nascosto...dato che il suono è così grezzamente artificioso (gli amplificatori sembra che possano esplodere in qualsiasi momento), la band tristemente non suona affatto compatta...all'inizio, pensiamo che ci vorrà un po' di tempo per abituarci al suono del fuzz, e visto che ci divertiamo così tanto a suonare con lui, non ci sembra comunque un gran problema...ma già dopo pochi giorni, risulta evidente che certi aspetti di quello che suoniamo, piccole cose che davamo per scontate (cioè i nostri punti fermi), spariscono nella nebbia nel momento in cui le evochiamo...discutiamo se mollare i pedali definitivamente, pensando ingenuamente tra di noi che avremmo potuto semplicemente tornare indietro al nostro suono ordinario e compensarlo in qualche altro modo...beh siamo durati giusto qualche minuto con il nostro vecchio equipaggiamento prima di cadere in un blocco, interdetti perché adesso suoniamo noiosi alle nostre stesse confuse orecchie!...siamo a un bivio, dal momento che abbiamo fatto un patto col diavolo (dei demoni del fuzz) e non possiamo più tornare indietro...una specie di Faust con un patto per ottenere questo sound pazzesco in grado di renderci invincibili, ma che prende in cambio la nostra dettagliata intensità, degenerandoci a una comune band da pub...dopo diverse discussioni, decidiamo unanimemente che i pedali fuzz resteranno, e semplicemente troveremo una via, non sappiamo ancora quale, per farli funzionare...dovremo soltanto lavoraci su più duramente...
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Traduzione a cura di _dan -
Correzione, adattamento e revisione a cura di BillyCorgan.it. |
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