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#31: Alla corte di James [1973] |
Confessions |
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Ci trasferiamo a due piccoli isolati da quel piccolo nido che era la strada senza uscita a Lynn Court, in un'altra diramazione delle case a schiera a James Court, che si trova proprio dietro a un grande negozio di alimentari...la nostra unità [abitativa, ndr] è l'ultima della fila, proprio accanto alle piattaforme di carico e scarico...uscendo dalla porta principale non si ha accesso al vicolo, così ci abituiamo a scavalcare la staccionata, che è alta circa 6 piedi [un metro e ottantadue, ndr] e fatta di legno che graffia...il nostro cortile sul retro (se così si può definire) è recintato con blocchi di cemento, di circa 5 piedi per 5 [un metro e mezzo, ndr]...ci sono quattro case in ogni fila, e all'incirca otto file in totale...la mia camera sta nell'angolo più alto, per cui ho una chiara visuale sui portici e sulle varie piattaforme...all'estremità opposta della nostra fila c'è un largo prato che percorre l'intera lunghezza della diramazione di case, perfetto per giocare a football e baseball...appena dall'altro lato della strada c'è un profondo stagno, dove spesso la gente pesca pesci gatto...l'intero quartiere è pieno di tipologie diverse di case popolari, sparse a casaccio al punto che niente è bello e tutto è brutto...
Anche se siamo a un tiro di schioppo da dove vivevamo, la geografia della nostra vecchia casa separa me e mio fratello dai nostri vecchi amici, e col passare dei giorni riusciamo a vederli difficilmente, eccetto che a scuola...nel nuovo quartiere c'è molta gente giovane, e per fortuna ci facciamo tonnellate di nuovi amici...il parcheggio del supermercato è perfetto per giocare a baseball, dato che la recinzione dell'enorme concessionario lì accanto fornisce la giusta distanza per gli home run...il supermercato stesso si trova alla fine di lunga fila di negozi, che inizia con una grande sala da bowling e continua tra un negozio di liquori, uno di alimentari, un ristorante cinese e altre schifezze...la strada subito davanti al supermercato è una larga via che scorre in direzione est fino al lago nel centro di Chicago, a una sola ora di macchina...al di là di questa c'è un'altra serie di attività... Così, quando siamo annoiati, andiamo per negozi e camminiamo in giro nell'aria condizionata, guardando le cose che non possiamo comprare...
Non è un gran segreto che la mia matrigna fumi, ma ha promesso a mio padre di cui ha una paura tremenda che ha smesso...quando lui non è in giro o dorme, mi manda furtivamente a comprarle le sigarette...mi dà un bigliettino scritto a mano che dice "a chiunque se ne occupi, per piacere venda a mio figlio un pacchetto di sigarette di una marca qualsiasi...grazie", e poi firma col suo nome per rendere il tutto ufficiale...mi ha fatto giurare la massima segretezza, e mi dice senza mezzi termini che mio padre non deve scoprire che fuma...la conseguenza è come sempre che se lei va nei guai, ce ne sono di più grandi che aspettano me...quando vado al negozio di liquori, la maggior parte delle volte mi imbatto nel proprietario, che lavora nel retro...non è molto gentile, e mentre mi vende le sigarette fisso una foto sbiadita in bianco e nero di lui da bambino, nudo su un tappeto di pelle di orso...mi chiedo come questo vecchio cattivo sia potuto uscire da quel sorridente bambino felice...
Ora la chiamo mamma, anche se non penso a lei come mia madre...funziona come funzionerebbe una madre, prepara i pasti e si assicura che facciamo qualunque cosa si suppone dobbiamo fare, ma è tutto talmente privo di buonumore o grazia che crea un senso di disagio su tutto ciò che tocca...la mia vera madre aleggia in lontananza, dove di notte le luci accese della città rimbalzano sulle nuvole...ma adesso lei non può aiutarmi, non in questo posto di anime squarciate...
A tutto comincia a sommarsi l'ansia accumulata nell'ultimo anno, da quando mi sono trasferito con mio padre e la mia matrigna, e mi causa un nervosismo che non se ne va...spesso mi sento come se non riuscissi a respirare, soffocato come sono dalla natura oppressiva della mia famiglia...ora mio padre sembra drogarsi con maggiore regolarità, e sembra essere troppo lento per capire che so che ha voglia di fare cose che non dovrebbe fare...pensa ancora che io sia troppo giovane per notare certi atteggiamenti...di notte cominciano ad arrivare gli incubi, i peggiori tipi di demoni che mi inseguono attraverso delle foreste nere...comincio a fare una serie di sogni dove sono perso in un mondo fatto tutto di cemento senza nessun'altra persona (ogni tanto mi capita ancora questo sogno, ma per 20 anni l'ho fatto quasi settimanalmente)...mi sveglio molte volte durante la notte, appena cado, e mi sveglio proprio un attimo prima di toccare il suolo...
Mi viene spesso affidata la cura del bagno, dovrei pulire il water e la doccia fino a un livello militare di pulizia...sono obbligato a far entrare la mia matrigna quando ho finito di pulire così che possa ispezionare il lavoro di persona, standosene in modo sgradevole a guardare da vicino le aree intorno al water, al lavandino e alla vasca...se ho saltato qualcosa, mi dice che devo pulire per un altro bel po' di tempo (tipo un'altra mezz'ora), e di non scocciare a chiamarla finché non sono sicuro che l'area sia perfetta...visto che il bagno in sé l'ho già pulito una volta, passo qualche minuto a ripulire l'area in questione, poi mi siedo e aspetto in silenzio il momento appropriato per di richiamarla...la prima volta che entra urlando nella mia camera nel bel mezzo della notte (di solito mio padre non è a casa prima delle 5:00 di mattina) è per qualcosa che l'ha infastidita circa la mancanza di pulizia del bagno, e mi trascina per i capelli fuori dal letto fino al bagno giù nel salone...mi spinge la faccia nella base del water, così vicino che riesco a sentire lo strano misto di prodotti per la pulizia e urina, e mi chiede se penso che l'area sia pulita...non so cosa rispondere, lei insiste che il water è sporco, e mi fa ripulire tutto di nuovo nel mezzo della notte...i suoi frequenti attacchi notturni, che implicano l'essere svegliato improvvisamente urlandomi addosso con tutto il fiato che ha nei polmoni, includono anche botte e occasionali spinte giù per le scale...essere buttato giù dalle scale generalmente riguarda qualcosa che ha a che fare con la pulizia della cucina...il terrore per tutto questo mi provoca un caso cronico di insonnia, e mi rende il sonno molto leggero (soffro ancora di insonnia saltuariamente, ma adesso va un po' meglio - è stato veramente terribile per quasi 25 anni o giù di lì)...quando mio padre torna a casa, resto a letto sveglio a sentire lei che gli prepara da mangiare...sono terrorizzato da quei suoni, i suoni delle pentole, dei tegami e della cucina, perché significa che poi dovrò ripulire tutto...
Comincio a bagnare il letto quasi ogni sera...le prime sporadiche volte, la mia matrigna porta fuori le lenzuola bagnate senza dire niente...dopo i primi incidenti occasionali, inizia ad arrabbiarsi molto...se mio padre è a conoscenza del problema, non lo dà a vedere...il fatto che bagni il letto sembra farle saltare tutti i nervi, e peggiora il problema dicendomi che c'è qualcosa di sbagliato in me, che se fossi normale come tutti gli altri ragazzi e ragazze non avrei questo problema...sono terrorizzato da lei, così inizio a tentare di nascondere l'evidenza dove ho bagnato il letto...me la cavo un paio di volte, ma lei si mette a controllare il letto ogni mattina, spesso prima che mi alzi...se scopre che l'ho bagnato, mi ci fa stare per ore, come punizione per ciò che ho fatto...resto sotto le coperte bagnate e chiedo a Dio di ucciderla, di farlo per me perché la odio così tanto...questo è il periodo in cui inizia la vera violenza nella mia vita, che via via si intreccia con tutto ciò che faccio e a tutto ciò che sono...
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Traduzione a cura di °Iri -
Correzione, adattamento e revisione a cura di BillyCorgan.it. |
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